Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (1861 –1928), fu uno scrittore e drammaturgo italiano, autore di numerosi romanzi, racconti brevi e opere teatrali.
Questo lavoro:
- Una lotta
- L'assassinio di Via Belpoggio
- Una vita
- La tribù
- SenilitÃ
- Lo specifico del dottor Menghi
- Argo e il suo padrone
- La coscienza di Zeno
- Corto viaggio sentimentale
- La novella del buon vecchio e della bella fanciulla
- Una burla riuscita
- La madre
- Vino generoso
– Commedie, Le ire di Giuliano
La coscienza di Zeno è un romanzo. Zeno Cosini, il protagonista dell'opera, proviene da una famiglia ricca, vive nell'ozio ed in un rapporto conflittuale con il padre, che si rifletterà su tutta la sua vita. Nell'amore, nei rapporti coi familiari e gli amici, nel lavoro, egli prova un costante senso di inadeguatezza e di "inettitudine", che interpreta come sintomi di una malattia. In realtà solo più tardi scoprirà che non è lui a essere malato, ma la società in cui vive.
Senilità . Emilio Brentani, conduce la sua modesta vita in un appartamento condiviso con la sorella Amalia che lo accudisce. Un giorno Emilio conosce Angiolina, di cui si innamora, tuttavia la donna si dimostra meno coinvolta dalla relazione, anzi è attratta da diversi uomini tra cui l’amico di Emilio, Stefano Balli, di cui è innamorata anche la sorella Amalia. Il legame tra Emilio e Angiolina che doveva essere senza impegni diventa più complesso in quanto la donna, opportunista e infedele, può controllare i sentimenti di Emilio. Questo, geloso della presenza del Balli in casa sua, lo allontana e Amalia, a causa di abuso di etere, muore. Emilio interrompe la relazione con Angiolina, pur amandola. Verrà poi a sapere che la donna è fuggita con un cassiere di una banca a Vienna. Emilio tornerà a vivere la propria vita inetta ricordando le due donne amate, l’aspetto dell’una col carattere dell’altra.
In Svevo confluiscono filoni di pensiero contraddittori e difficilmente conciliabili: da un lato il positivismo, la lezione di Darwin, il marxismo; dall'altro il pensiero negativo e antipositivista di Schopenhauer, di Nietzsche e di Freud. Ma questi spunti contraddittori sono in realtà assimilati da Svevo in un modo originalmente coerente: lo scrittore triestino assume dai diversi pensatori gli elementi critici e gli strumenti analitici e conoscitivi piuttosto che l'ideologia complessiva.