Questo è l'ultimo romanzo di Cesare Pavese, scritto nell'autunno del 1949 e pubblicato nel 1950. Del protagonista si conosce solo il soprannome, Anguilla, un orfano di circa quaranta anni che ha imparato la vita nei campi ma non si trova a proprio agio in nessun luogo, da Genova alle città degli Stati Uniti. Raccontato in prima persona e ambientato prevalentemente in un paese piemontese, questa è una storia che intreccia passato e presente nei ricordi, nei pensieri e nelle riflessioni del protagonista con un chiaro riferimento al ciclo delle stagioni che si affianca alle vicende che segnano il destino dell'uomo. Anche la luna ha un alto valore simbolico e rappresenta il rapporto tra la terra e il cielo. Dedicato agli amanti delle suggestioni che rimandano all'infanzia contrapposte alla perdita delle illusioni tipica dell'età adulta. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
